Le
labbra strette, come se stessero baciando l’aria. Oppure, in un’altra
gettonatissima variante, la bocca è socchiusa. Ma c’è anche quella per
le meno timide (e non sono poche) in cui è direttamente aperta..
Le labbra strette, come se stessero baciando l’aria. Oppure, in un’altra gettonatissima variante, la bocca è socchiusa. Ma c’è anche quella per le meno timide (e non sono poche) in cui è direttamente aperta. E sotto, la cascata di commenti, diversi dei quali non ripetibili. La domanda è: perché lo fanno? Perché ci sono così tante donne che inondano i social network con i loro autoscatti in pose ammiccanti? Domanda ingenua, dirà qualcuno, ma su cui comunque vale la pena riflettere. Perché – a mio avviso – non si può liquidare un fenomeno mondiale come quello del selfie (termine che da qualche settimana è anche entrato a far parte dei dizionari di Oxford), con la solita questione che “alle donne piace provocare”.
Non che gli autoscatti siano una prerogativa solo femminile. Ma la sproporzione è inquietante. E, non bastasse, piuttosto trasversale.
Le labbra strette, come se stessero baciando l’aria. Oppure, in un’altra gettonatissima variante, la bocca è socchiusa. Ma c’è anche quella per le meno timide (e non sono poche) in cui è direttamente aperta. E sotto, la cascata di commenti, diversi dei quali non ripetibili. La domanda è: perché lo fanno? Perché ci sono così tante donne che inondano i social network con i loro autoscatti in pose ammiccanti? Domanda ingenua, dirà qualcuno, ma su cui comunque vale la pena riflettere. Perché – a mio avviso – non si può liquidare un fenomeno mondiale come quello del selfie (termine che da qualche settimana è anche entrato a far parte dei dizionari di Oxford), con la solita questione che “alle donne piace provocare”.
Non che gli autoscatti siano una prerogativa solo femminile. Ma la sproporzione è inquietante. E, non bastasse, piuttosto trasversale.